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dal 12/1/2008

 


© G.S.Chilometrando

Sa Die De Sa Sardigna a Cesano Boscone

27 aprile 2003

 

La manifestazione, organizzata dal Circolo dei Sardi “Domo Nostra” di Cesano Boscone, prevedeva la consegna del nuovo stendardo della Regione Sarda e la raccolta di fondi, promossa da Chilometrando, per l'acquisto di un Separatore Cellulare, macchinario salva vita per i trapianti di midollo osseo, da destinare all'Ospedale Microcitemico di Cagliari. La consegna delle nuove bandiere a tutti i presidenti dei Circoli o Associazioni di emigrati sardi in Italia, è stata effettuata dal Presidente della Regione Sardegna On. Mauro Pili.

La giornata ha avuto una forte connotazione di solidarietà, Chilometrando, invitato alla presidenza onoraria, è riuscito a raccogliere un discretto contributo.

> Leggi la locandina in formato pdf [558 kb]

L’Associazione Domo Nostra, accogliendo l’invito da noi trasmesso per e-mail il 1 gennaio, ha inviato un bonifico al C.T.M.O. dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari.

“chilometrando” aveva scritto

Lettera agli Emigrati Sardi

“....................Cari amici, ricordo ben poco delle mie esperienze ciclistiche agonistiche in campo regionale, nazionale ed internazionale perchè la vera gara l’ho vissuta quando con una squadra fiorentina sono partita nel novembre del 1998 da Firenze sino a Londra in bicicletta per raccogliere fondi per i bambini dell’ospedale Mayer di Firenze e del Great Ormond Street Children’s Hospital” di Londra.
Da quel dì ho pensato di portare nell’isola l’idea e l’esperienza straordinaria dal punto di vista umano.


La Sardegna, come voi sapete, è un’isola abbastanza piccola da essere percorsa in lungo e in largo su una bicicletta. Le sue distanze si dilatano, però, quando chi le percorre è costretto a farlo per curare una malattia tremendamente diffusa: La talassemia.


Eccomi dunque impegnata quale presidente del G.S. Chilometrando, prima associazione ciclistica nata con lo scopo di operare nel campo della solidarietà, a lanciare, assieme al CRAL MICROcitemico, l’operazione “Amici nel Mediterraneo”, che si prefigge di raccogliere fondi per l’acquisto di un “Separatore cellulare CliniMACS-Miltenyi, (strumento indispensabile per il trapianto di midollo osseo, - costo 35 mila euro - suggeritoci, per la grande urgenza dalla Prof.ssa Francesca Argiolu e dalle dottoresse Sanna, Casula, Orofino, Badiali etc. del Centro Trapianti Midollo Osseo nonché dal Prof. Stefano De Virgiliis quale direttore del Centro) attraverso la promozione di manifestazioni sportive e culturali.


Nel Nordeuropea e negli Stati Uniti, dove gli ospedali poggiano i loro bilanci sulle offerte dei privati, questo tipo di sensibilizzazione è molto diffusa.


Ed è proprio per questo che allego la rassegna stampa relativa alla manifestazione promossa dal G.S. Chilometrando denominata “1000 Km per 100 paesi” che risulta essere molto eloquente.

E’ nostro intendimento continuare a promuovere altre iniziative similari.


Confesso che siamo ancora ben distanti dalla somma richiesta per l’acquisto del macchinario, ma ognuno di noi è consapevole di possedere un vento favorevole che farà aumentare l’ottimismo e ci farà credere che presto doneremmo il tanto sognato Separatore Cellulare e…. a noi tutti perverrà, ne sono certa, un infinito grazie accompagnato dal sorriso di tutti i 1600 talassemici sardi, dai piccoli pazienti affetti da leucemia, linfomi, aplasie ereditarie etc…….. ed io mi convincerò che quel semino piantato nell’aeroporto londinese ha messo finalmente le sue radici. FORZA PARIS!.............”

 

A disposizione per ogni ulteriore chiarimento, porgo distinti saluti.


Cagliari, 1 gennaio 2003

Prof.ssa Franca Argiolu responsabile del C.T.M.O Osped. Microcitemico Mario Piu, presidente di Domonostra, Ivana Taccori, Mauro Pili Presidente Regione Sardegna

CHILOMETRANDO coglie l’occasione per ringraziare:


l’Associazione Sarda Donatori di Sangue – Cesano Boscone;
l’Arci Cesare Terranova – Cesano Boscone;
l’Associazione Culturale Grazia Deledda – Pisa;
il Circolo Culturale Gennargentu – Nichelino (TO);
L’insegnante Dora Murgia del Circolo “Quattro Mori di Ostia” per aver promosso una

raccolta fondi tra il personale docente della scuola materna ed elementare “Acqua Rossa”

Grazie di cuore, ad Alice e compagni. Un grazie, infinitamente grande, all’amico Gianni Deias che non ha avuto dubbi nell’accogliere la nostra richiesta.

 

 

 

Circolo dei Sardi "Domo Nostra" di Cesano Boscone -Milano













 

Microcitemico. Il contributo delle associazioni dei Sardi aderenti alla Fasi.

Solidarietà dagli Emigrati

Sedicimila euro per aiutare i talassemici

Lontano dagli occhi ma non lontano dal cuore. Sparsi qua e là da nord a sud della penisola i sardi che hanno trovato miglior fortuna “in continente” non dimenticano l’amata Sardegna. Soprattutto se si tratta di dar seguito alla richiesta arrivata dalla presidente di un’associazione sportiva nata appassionatamente per operare nel sociale, che porta a conoscenza di tutti la necessità di acquistare apparecchi sanitari per l’ospedale Microcitemico. La gara di solidarietà ha portato i circoli presenti sul territorio nazionale a raccogliere Dr.ssa Adele Sanna , il dr.  Tonino Mulas, la Prof.ssa Franca Argiolusedicimila euro, ottomila dei quali consegnati nella mattinata di ieri dal presidente della Fasi, Federazione Associazioni Sardi in Italia, Tonino Mulas, alla responsabile del Centro Trapianti Midollo Osseo, Francesca Argiolu. L’altra metà sarà utilizzata per far studiare in un conservatorio italiano una ragazza argentina figlia di genitori ozieresi.
“I soldi raccolti serviranno per acquistare i supporti necessari per un funzionamento ancora migliore del Separatore Cellulare di cui é stato recentemente dotato il reparto – spiega Ivana Taccori che insieme al marito Giancarlo Melis ha fondato il Gruppo Sportivo Chilometrando – lanciando il progetto “Amici nel Mediterraneo”, attraverso varie manifestazioni svoltesi in questi anni abbiamo sollecitato la Ragione e interessato tanti amici che ci hanno aiutato. Quest’anno é stata coinvolta anche la Fasi che si é attivata con grande spirito di fratellanza”.
Nessuno tra i 65 circoli che fanno parte dell’associazione si é tirato indietro, anche se alcuni come i circoli Amedeo Nazzari di Bareggio e Cornaredo, Domo Nostra di Cesano Boscone, Grazia Deledda di Pisa, Sarda Tellus di Genova, Quattro Mori di Ostia, Grazia Deledda di Saronno, hanno contribuito in modo più incisivo. “Siamo felici di aver dato il nostro apporto – ha sottolineato Tonino Mulas – ogni anni ci si mobilita per diverse azioni di beneficenza, ma questa é la prima iniziativa che ci vede coinvolti tutti insieme. Abbiamo fatto una sottoscrizione che ha pure permesso di far conoscere i prodotti e la cultura sarda nei rispettivi territori di appartenenza”.


Michele, la Prof.ssa Argiolu, Ivana Taccori e il dr. Mulas Francesca Argiolu, responsabile del Centro Trapianti midollo osseo del microcitemico è al settimo cielo:”Il Separatore cellulare é stato acquistato anche con fondi regionali e questo contributo servirà per il suo completamento. Si tratta dell’unico strumento presente in Sardegna, indispensabile per la cura di numerose malattie ematologiche e nel campo dei trapianti. Ora é possibile il trapianto anche dal genitore al figlio”. E proprio grazie a questo macchinario che ha potuto agire sulle cellule donate dal padre, Michele, otto anni di simpatia, é guarito da una grave forma di anemia, quella di Fanconi che può portare a conseguenze estreme. Ora potrà passare le feste natalizie con la malattia alle spalle e una vita intera davanti.


Gianluca Zorcolo
U.S. 19 /12/2003

 


 

Gianni Deias e i ragazzi dell'Assoc. Cult. di Pisa

LA FESTA DELLA SARDEGNA

Una festa sarda in Toscana


La festa della Sardegna si svolge dal 1999 ad Asciano (il paese dove abito), nel Comune di San Giuliano Terme (PI). Lì possiamo trovare il ristorante sardo e dei prodotti tipici sardi, e anche persone vestite con costumi tradizionali. Io e altri amici (tutti della scuola L. Rosati), come Filippo e Matilde Fontanelli, Enrico e Giulia Pochini, Elettra Morsani e Tommaso Rughi, a questa festa facciamo volontariato all’ingresso da ormai tre anni e ogni anno abbiamo raccolto fondi per scopi diversi. Nel 2003 è stato per raccogliere fondi per combattere l’anemia mediterranea, e più specificatamente per contribuire a comprare un separatore cellulare per l’ospedale microcitemico di Cagliari. La sera del primo giorno della festa eravamo tutti eccitati, dovevamo “entrare in servizio” verso le sette. Dovevamo organizzarci, così ci ritrovammo tutti a casa mia, nel pomeriggio. Decidemmo di fare due cartelloni per spiegare cosa facevamo lì. Il problema era: cosa scriverci sopra?! Dopo aver trovato notizie sull’anemia mediterranea, abbiamo deciso. Su un cartellone volevamo disegnare due mani che si stringevano per dimostrare che volevamo aiutare le persone affette da questa malattia. Ma non sapevamo disegnare molto bene, così ci venne in mente di chiamare Marina Campa, la mia bis cugina. Chiamammo proprio lei perché è molto brava e ci aiutò con molto piacere. Prima fece un bozzetto su un foglio, e poi lo ricopiò sul cartellone. Venne davvero molto bello. Sull’altro cartellone mettemmo tutte le notizie necessarie per spiegare come si trasmetteva la malattia e che cosa era. Dopo un pomeriggio di lavoro avevamo terminato i due cartelloni. Ora dovevamo decidere i turni, ma questo fu molto facile perché non ci dovevamo pensare noi ma i nostri genitori. Io, mio fratello Tommaso, Elettra, Giulia ed Enrico dovevamo iniziare verso le sette e venti ma andammo lì un po’ prima, perché dovevamo posizionare i “preziosi” cartelloni e prendere i contenitori per le offerte e gli adesivi (coccarde). Gianni, l’organizzatore della festa, ci diede il materiale e così iniziò la nostra avventura. Man mano che arrivava il pubblico, noi ad ognuno dicevamo “volete dare un’offerta per combattere l’anemia mediterranea?” e tutti naturalmente, vedendo dei bambini che glielo chiedevano, ci davano sempre i soldi. Verso le otto e mezzo avevamo finito il nostro turno e siamo andati a casa a mangiare. Le serate passavano bene, la gente era sempre più terrorizzata a passare dalla porta con noi che chiedevamo i soldi, anche perché molte volte chi non ci dava i soldi riceveva delle brutte occhiatacce. Alla fine abbiamo raccolto davvero molti soldi: era straordinario! Una delle serate della festa della Sardegna ci fu un tempaccio, così la serata andò a monte. Era l’ultimo giorno del nostro “lavoro” e tutti eravamo un po’ contenti e un po’ … tristi! La sera dopo era il giorno dei festeggiamenti, ed abbiamo fatto una cena enorme, e poi noi ragazzi abbiamo giocato. Dopo iniziarono i ringraziamenti a tutti quelli che avevano lavorato. A noi diedero un attestato, ma decidemmo di darlo alla scuola Rosati di Asciano. Fare questa cosa mi è piaciuto davvero molto, e spero di rifarla prossimamente.

Gianni Deias ha scritto:

Cara Ivana,
..........................é importante mettere in evidenza la nostra parte di solidarietà, perché serva da esempio, tenendo sempre presente che la sinergia produce ciò che da soli non sarebbe possibile: c’é chi la chiama solidarietà, appunto, chi non sa come chiamarla ma fa tanto. Ma c’é una parola semplice che dice tutto, basta pronunciarla con sincerità “amore”.